Il Comune di Montefusco sorge nell'area della Valle del Calore. È un borgo di 1.263 abitanti, situato a 705 metri sul livello del mare e a 21 km da Avellino. L'etimologia del nome proviene dall’unione di Mons e Fusculi, ovvero "Monte di Foscolo", personaggio romano o longobardo che, per primo, avrebbe posseduto il monte o fondato il Castello. Secondo la tradizione storica, nel IX secolo, i Longobardi fortificarono le mura di un Castrum già presente sul territorio, trasformandolo così in un vero e proprio Castello. Nel 1130, con Ruggero II, Montefusco divenne "castello regio", ruolo riservato alle fortezze importanti dal punto di vista strategico-militare. Con l’arrivo degli Angioini, divenne un territorio reale e statale "in perpetuo" e fu nominata capitale del Principato Ultra. Sotto il regno aragonese, fu fondata la Regia Udienza provinciale per casi civili, penali e militari e il Castello trasformato in carcere. L’ex Carcere Borbonico di Montefusco è definito come lo “Spielberg dell’Irpinia” per la crudeltà delle pene inflitte ai prigionieri. Il Castello ed ex Carcere Borbonico è l'attuale sede municipale di Montefusco.
Da Visitare:
Castello-Carcere Borbonico - Costruito in epoca normanna, fu poi adattato a funzioni penitenziarie durante la dominazione aragonese
Oratorio di San Giacomo - Antica cripta della chiesa abbaziale di Santa Maria della Piazza
Palazzo Giordano - Esempio di architettura seicentesca, conservata ancora oggi nella sua originalità
Torre Civica - Si erge su Largo Castello e rappresenta una delle principali attrazioni del borgo
Chiesa di San Francesco d'Assisi - Risalente al XIII secolo, si distingue per ricchezza e pregio di marmi, dipinti e statue
Chiesa di San Giovanni del Vaglio - Vasta e armoniosa chiesa a tre navate, offre l'accesso sotterraneo a una cappella decorata a stucco con affreschi settecenteschi
Chiesa di San Bartolomeo - Collocata nella località Ponente, risale al 1221 ed è uno dei più antichi edifici religiosi dedicati a San Bartolomeo
Santuario della Madonna del Carmine - Meta di pellegrini provenienti da tutti i paesi limitrofi
Chiesa e Monastero di Santa Caterina da Siena - Il complesso risale al Seicento e, attualmente, svolge la funzione di convento
Convento dei Frati Cappuccini con cella di San Pio - Sorge nella località Sant'Egidio e, assieme alla Chiesa, crea un unico complesso
Palazzo Ruggiero-De Antonellis - Il palazzo conserva ancora un pozzo-cisterna ben preservato
Bosco di Montefusco - Sito di interesse comunitario, caratterizzato dalla presenza di colline appenniniche inframezzate da piccoli corsi d’acqua
Convento di Sant’Egidio
Il convento è sito oltre due chilometri dall’abitato, in contrada Sant’Egidio e risale al 1625. I cappuccimi della Provincia religiosa di Napoli vi rimasero sino al 1867, quando furono allontanati dalla legge di soppressione. Ceduto in seguito ai Cappuccini di Foggia, fu riaperto il 5 novembre 1900. In questo convento nel 1837, causa salute cagionevole, fu ospite il cardinale Gioacchino Pecci, poi Papa Leone XIII. Padre Pio vi dimorò poco tempo: arrivato alla fine di novembre del 1908, nei primi mesi dell’anno successivo fu accompagnato da Padre Agostino a Pietrelcina, perché, nonostante l’apparenza d’esser sano, era malato.
È stato sede dello studentato di teologia (nel 1905 tra i chierici di teologia vi era P. Pio da Pietrelcina)
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